Acido Ialuronico o Botox? Featured

Pubblicato in La Rubrica del Medico
in data:
06
Giugno
2017

I due tipi di trattamento di medicina estetica dipendono dal tipo di ruga, se statica o dinamica, se dovuta cioè a una posizione fissa o al continuo movimento. Oltre che dalla zona del viso interessata. Scopriamo la differenza tra i filler all'acido ialuronico e l'iniezione di botulino.

Prima di affrontare i due tipi di trattamento (iniezioni di acido ialuronico e botulino), è doverosa una premessa di carattere generale. Alcuni tipi di pelle sono più soggette a rughe, altre invece invecchiano meglio. "Nel processo di invecchiamento della pelle va considerata senz’altro una componente genetica ma anche ambientale e comportamentale (fumo, sole, agenti atmosferici, stress), le quali – secondo i recenti studi – influiscono alla stessa maniera.

Diversi tipi di rughe

Non tutte le rughe sono uguali. Si dividono in rughe statiche e rughe dinamiche. A seconda della zona del volto in cui si formano, si dividono a loro volta in rughe del terzo superiore (cioè fronte e contorno occhi) e rughe del terzo medio e inferiore (naso, labbra, mandibola e mento).

In base al tipo di ruga che si vuole correggere e alla zona del volto, si utilizzano i due diversi trattamenti riempitivi di medicina estetica.

Rughe statiche terzo superiore del viso 

Sono originate in genere da posizioni assunte durante il riposo notturno, si pensi a quando si dorme sullo stesso lato. Sono correggibili solo con filler che hanno la funzione di riempirle.

Filler dalla durata diversa

Esistono filler temporanei, semipermanenti o permanenti Sono fatti da prodotti da sostanze naturali come l’acido ialuronico o il collagene. Hanno una durata limitata di 6 mesi: per avere un effetto riempitivo “continuativo”, si suggerisce di sottoporsi ad una seduta un paio di volte all’anno. Dopo sei mesi dall’applicazione del filler riempitivo, si comincia gradualmente a tornare com’era prima dell’intervento estetico. Il risultato finale è molto naturale.

Si possono usare a partire dai 30 anni, considerando naturalmente lo stato della pelle. È inutile intervenire su una pelle perfettamente liscia e priva di segni di espressione.

Filler semi permanenti e permanenti

Tendono a correggere la ruga in modo duraturo. Ciò vuol dire che con il passare del tempo, a differenza dei filler temporanei, l’effetto riempitivo non si esaurisce. Dunque, la paziente non ritornerà come prima dell’intervento. Per questo motivo sono più indicati intorno ai 60 anni. Se i filler permanenti vengono effettuati già a 45 anni rischierebbero negli anni di conferire al viso un effetto innaturale: in pratica, la “vecchia” ruga sarà spianata, ma la pelle intorno invecchierà.

Senz’altro si ha un ottimo effetto, appena applicato, ma nel giro di 20 anni il filler permanente diventa inappropriato. Il motivo è dato dal fatto che vengono impiantati delle sorti di piccole protesi, composte da siliconi. Si tratta dell’evoluzione dell’acido ialuronico e del collagene, poiché questi siliconi sono prodotti con sostanze semisintetiche.

Rughe dinamiche 

Sono quelle date da movimenti continui del viso: esempio le rughe orizzontali della fronte, quelle verticali tra le sopracciglia che si formano in chi tende a corrugare la fronte, e danno un'espressione severa al volto. Rughe dinamiche sono quelle intorno agli occhi, dette anche zampe di gallina.

In questo caso è sbagliato correggerle con un filler, perché sono dovute al movimento e alla contrazione dei muscoli facciali. E’ meglio usare il botulino, una tossina naturale prodotta da alcuni batteri che in medicina è stata scoperta per correggere gli spasmi neurologici (i cosiddetti tic nervosi) oppure le distonie muscolari, come i torcicolli permanenti.

Come funziona la tossina botulinica?

Paralizza i muscoli, attraverso un meccanismo di paralisi temporanea. E’ importante sottolineare che nelle dosi usate in chirurgia la tossina botulinica non è pericolosa, poiché le quantità sono infinitesimali. Non possono comportare nessun problema all’organismo ma funzionano solo dove vengono iniettate.

L’effetto del botulino o botox è temporaneo, dura all’incirca 6 mesi. Si suggerisce di ripetere l’applicazione un paio di volte all’anno. Il risultato è molto buono, e gli effetti variano in base alle necessità e anche ai gusti della paziente. Se si vuol spianare le rughe, ma nello stesso tempo si vuole conservare il movimento e l'espressività del viso, si userà una dose minore di tossina botulinica. In questo caso, l’espressività del viso sarà mantenuta.

Alcune pazienti chiedono di ottenere il viso completamente senza rughe, e questo si ottiene con un dosaggio maggiore. Dopo gli interventi di acido ialuronico e botox si suggerisce di proteggere la pelle dal sole con creme solari ad alto fattore di protezione.

Rughe statiche terzo medio e inferiore del viso 

Sono le rughe naso-labiali oppure quelle che interessano la linea della mandibola che, se vista lateralmente danno un effetto di guancia cadente Contrariamente alle rughe dinamiche che interessano il terzo superiore, il botulino non è indicato perché si tratta di rughe statiche, quindi è indicato un filler riempitivo con l’acido ialuronico.

È conveniente iniziare a partire dai 35 anni (sempre se la pelle presenta rughe), perché quando si va avanti con gli anni il filler non è più un metodo efficace. Dopo i 50 anni, la ruga è la conseguenza di un rilassamento muscolo cutaneo e quindi si parla di lifting (intervento che prevede il tagliare la pelle), ma non si tratta più di medicina estetica, bensì di chirurgia plastica.

Le "collane di Venere", cioè le linee orizzontali che si presentano sul collo, possono essere riempite dal botulino, poiché son dovute ad un’iper contrattilità di muscoli del collo, che possono essere paralizzati dalla tossina botulinica.

Da un punto di vista giurisdizionale in Italia la tossina botulinica è riconosciuta per il terzo superiore della faccia e per il contorno occhi. In Inghilterra invece viene esteso a tutta la regione facciale: si tratta del “botox advanced”, che si può usare intorno a muscoli di bocca collo e mento.

Letto 16145 volte Ultima modifica in data: Mercoledì, 28 Giugno 2017 00:30