
Le labbra sensuali ma non volgari sono il desiderio di molte donne. Possiamo dare un giusto turgore a chi non l’ha mai avuto o a chi l’ha perso negli anni. Possiamo correggere le asimmetrie, ridefinire il contorno eliminando quelle fastidiose rugosità dalle quali risale il rossetto. Non esiste una tecnica uguale per tutti ma questa varierà a seconda della problematica esistente nel singolo caso e del risultato che ci si prefigge di ottenere. Le labbra “non” sono tutte uguali. Morfologicamente esistono numerose variabili di labbra con presenza o meno di alterazioni acquisite nel tempo (rughe, asimmetrie, assottigliamento).
Gli occhi e la bocca sono le strutture più importanti e significative del volto, in quanto da loro derivano le componenti più pregnanti dell’espressione. Un bel sorriso, da solo, è in grado di illuminare e rivalutare un volto un po’ spento o poco attraente.
Dai denti, dalle labbra e dalla loro mimica. Quindi, mentre la dentatura è una componente esclusivamente statica del sorriso, le labbra sono sia una componente statica, sia una componente dinamica. Assumono quindi una particolare importanza perché devono risultare gradevoli sia con l’espressione sorridente, sia con il viso serio.
Le proporzioni tra le varie componenti delle labbra vengano mantenute e quindi cercando di imitare il più possibile la Natura, ovviamente quando la Natura fa del suo meglio, senza inventare forme strane e desuete che, lungi dall’essere avvenenti, attirano sguardi non d’ammirazione ma curiosi e perplessi.
Tipico è l’esempio di quelle donne che, quasi sempre fuori luogo, richiedono il riempimento del vermiglio superiore, ovvero di “gonfiare” il labbro superiore. Va da sè che aumentando il vermiglio si allunga ulteriormente la lunghezza totale del labbro, scoprendo ancor meno i denti.
Gonfiando queste labbra si ottengono le bocche “da papera”, quando il labbro superiore è più grande e sporge oltre l’inferiore, “a gommone” quando invece per l’eccessivo riempimento hanno perso la naturale vellutata rugosità e risultano tese e lucide, o “da cernia” quando entrambe le labbra sono troppo grandi e coprono completamente i denti. Pertanto l’estetica del sorriso, essendo molto complessa, non può risolversi semplicemente gonfiando le labbra. La bellezza delle labbra non è data dal loro volume, ma dalla loro forma e dalle proporzioni che hanno tra loro e con i denti.
Sul nostro sito generico potete approfondire l'argomento mediante fotografie comparative relative ai vari interventi chirurgici sulle labbra (lip-lift, cheiloplastica ridittiva, riduzione dei fornici gengivali, ecc.) e impianti di medicina estetica
Dal punto di vista statico è necessario prima di tutto studiare le proporzioni tra le varie componenti: il rosso delle labbra si chiama vermiglio, quindi avremo un vermiglio superiore ed uno inferiore; il bordo del vermiglio superiore è detto arco di Cupido; la parte bianca del labbro superiore, che va dall’arco di Cupido al naso, è il prolabio.
Le proporzioni tra queste componenti sono fondamentali. Il vermiglio inferiore deve essere uguale o più grande di quello superiore. L’arco di Cupido deve essere ben delineato e leggermente sporgente. Tanto più grande è il vermiglio superiore, tanto più corto e convesso sarà il prolabio. Dal punto di vista dinamico dobbiamo notare che una bella bocca, leggermente dischiusa ma non sorridente, mostra chiaramente i denti superiori, soprattutto i quattro incisivi, ma poco o nulla i denti inferiori. Durante il sorriso marcato, il labbro superiore deve scoprire bene i denti, ma non più di uno o due millimetri di gengiva; anche in questo caso i denti inferiori non devono risultare troppo esposti. Per verificare questi criteri spiegati è sufficiente esaminare con occhio analitico, i visi delle modelle delle pubblicità su qualsiasi giornale: si noterà che le belle bocche ed i bei sorrisi rispondono generalmente a questi parametri.
Quando il vermiglio è sottile ma il prolabio è lungo e si scoprono poco gli incisivi superiori, l’aumento di volume mediante fillers di qualsiasi tipo è controindicato. In questi casi, che sono generalmente la maggior parte, è necessario associare all’aumento del vermiglio l’accorciamento del prolabio. Questo può essere ottenuto esclusivamente con un piccolo intervento che riduca la lunghezza del prolabio eliminando una striscia di pelle ed eventualmente di muscolo orbicolare.
LIP-LIFT: questo tipo di lifting del labbro superiore è stato messo a punto dal Dottor Santanchè e dà dei risultati eccellenti. Attraverso due piccole incisioni praticate sotto l’inserzione delle ali nasali ed all’interno delle narici si accorcia il prolabio e si estroflette il vermiglio. Le cicatrici sono impercettibili. Il vermiglio risulterà aumentato di volume, ma la lunghezza totale del labbro risulterà diminuita, cosicché anche i denti superiori si scopriranno meglio. L’intervento è ambulatoriale ed è sufficiente l’anestesia locale.
Consiste nell’escissione di tutta la striscia di cute del labbro superiore che sta sotto il naso. E’ la tecnica classica. Ha il difetto di lasciare una cicatrice sotto la columella, che talvolta potrebbe risultare leggermente visibile. Rimane indicata nei casi in cui l’accorciamento necessario sia di notevole entità.
È una vecchia tecnica il cui risultato è piuttosto innaturale, in quanto si perde sia la sfumatura di colore tra prolabio e vermiglio, sia la proiezione dell’arco di Cupido che risulta appiattito. Anche la cicatrice può risultare troppo evidente se non è camuffata con il rossetto.
Domande frequenti sugli interventi di chirurgia e medicina estetica sulle labbra.
La conformazione delle labbra da cui si parte è molto varia, quindi altrettanto varie dovranno essere le metodiche usate per migliorare bocca e sorriso.
La metrica estetica del sorriso è estremamente complessa e non si risolve semplicemente gonfiando le labbra. La gradevolezza delle labbra non è data dalla loro dimensione volumetrica, ma dalle proporzioni delle stesse e dall’armonia con le altre parti del viso.